Ci sono mille diversi motivi che portano l’individuo a svolgere un mestiere: questi sono la tradizione di famiglia, la società, la necessità e, nei casi più fortunati l’amore.
Insieme con l’architetto Giuseppina Bisicchia abbiamo preso la decisione di avventurarci nel mondo della professione unendo le nostre forze. Sono molto fortunata perché appartengo a quest’ultima categoria. Il mio interesse è principalmente rivolto all’ambito del fare. La soddisfazione di vedere una propria idea realizzata è indescrivibile.
Ritengo che l’architettura sia un segno riconoscibile, mediamente di dimensioni notevoli. Il compito di noi architetti è sicuramente arduo: contro la mediocrità dobbiamo puntare alla qualità ideativa, alla coerenza compositiva e, non da ultimo, alla soddisfazione del bisogno del cliente.
L’architettura appartiene alla triade delle arti maggiori distinte in: architettura, pittura e scultura. Esse sono ordinate per importanza: l’architettura ,viste le complesse implicazioni e le dimensioni è al primo posto. Proprio per l’importanza che riveste la fase creativa, nonostante la pratica insegni che essa sia limitato alla scintilla iniziale e che il larga parte del processo sia puramente razionale, mi mantengo legata agli ambiti delle arti “sorelle”. Mi occupo da anni di gestione eventi, sono una guida turistica e relatrice di conferenze.La scintilla iniziale viene sicuramente stimolata dalla conoscenza e quindi anche dal complesso mondo dell’evoluzione artistica.
Sempre perseguendo il fine della divulgazione del sapere architettonico ho la fortuna di essere membro di due commissioni all’interno del neo nato ordine degli architetti di Monza e Brianza. Inoltre, per rimanere saldamente ancorata alla realtà e pratica costruttiva mi avvalgo da anni della collaborazione dello studio associato di ingegneria Parravicini e Mancinelli che vanta notevole esperienza.