Il progetto ha comportato la ristrutturazione di un vecchio granaio usato come soffitta con trasformazione in appartamento Inserito all’interno di un edificio storico, risalente presumibilmente al 1600. Lo spazio era integralmente libero eccettuati due grossi pilastri in muratura che sorreggevano il tetto, uniche preesistenze utilizzate per inserire un camino bifacciale, che visivamente collega soggiorno e cucina, attorno al quale si sviluppa l’appartamento.
Per accedere all’appartamento è stato necessario progettare una scala in ferro dallo sviluppo articolato per non interferire con l’antico pozzo sottostante. La porta d’accesso blindata riprende il disegno impreziosito da bulloni del camino, anch’esso rivestito in ferro. Dalla cucina si gode della vista della rocca di Castell’arquato e per questo è stata dotata di un terrazzino che riprende il disegno della scala esterna.
L’approccio progettuale ci ha spinto a ricercare una pulizia formale nella scelta sia dei materiali che della loro disposizione cercando un rigore compositivo e geometrico. Per quanto concerne la disposizione planimetrica si sono attese le aspettative della committenza, che indicavano la richiesta di un camino centrale in posizione ortogonale ai setti di sostegno del tetto esistenti, un ampio bagno e una lavanderia più due camere, un salone e la cucina separata.
Il progetto ha comportato la trasformazione in appartamento di un vecchio granaio usato come soffitta. Lo spazio si presentava integralmente libero ad eccezione di due grossi pilastri in muratura che sorreggevano il tetto, uniche preesistenze.
Nel disegnare il nuovo spazio si è voluta mantenere la sensazione di apertura verso la natura circostante sfruttando tutti gli scorci e le direttrici visuali. A tal fine i serramenti interni sono tutti realizzati con ante a ventola in vetro satinato con stipite Isy (Henry glass) per ridurne al minimo l’impatto e creare l’idea di un ambiente fluido e quasi unico benché articolato. Anche i serramenti esterni sono caratterizzati da telaio unico senza traversi e connotati da cristallo antispecchiamento.
Dalla cucina si gode la vista della rocca di Castell’arquato e per questo è stata dotata di un terrazzino, realizzato con una lastra unica di pietra, mentre la ringhiera riprende il disegno della scala esterna. I pavimenti sono in grés porcellanato 60×60 stonegray in tutta la superficie ad eccezione del bagno padronale che è in piastrelle 40×80 Stonebrown. I sanitari della lavanderia sono della serie Starck 3 di Duravit mentre nel bagno padronale è stato realizzato un ammezzato per permettere di incassare una vasca-doccia in muratura, con piatto doccia su disegno in mosaico Piba Marmi e sistema doccia Shower concept di Bossini dotato di soffione, getti laterali, riempimento vasca, doccino e miscelatore termostatico, mentre i rimanenti sanitari di ceramica flaminia: lavabo acquababy e sanitari sospesi serie link .
Tra le due colonne portanti è stato posizionato il camino bifacciale, che visivamente collega soggiorno e cucina e attorno al quale si sviluppa l’intero appartamento. Per consentire una migliore lettura di questa preesistenza è stato volutamente arretrato l’allineamento delle tramezzature interne pari a una testa di mattone.
Il lavabo è sospeso al muretto che funge da “separè” , che sostiene incassata la cassetta del wc e nasconde un vano contenitore dietro lo specchio, apribile a pressione.
In soggiorno delle nicchie in cartongesso con ripiani nascondono il supporto per il telo a scomparsa del video proiettore e sono completate da contenitori a scomparsa in cartongesso, con meccanismo d’apertura a pressione.
Tutte le luci di progetto e incassate sono Viabizzuno: due proiettori incassati ai lati delle colonne portanti esaltano la superficie rugosa dei mattoni a vista. In camera da letto faretti del colore della superficie. La cabina armadio è stata realizzata su disegno da maestranze locali con struttura bicromatica per esaltare i profili e le teste, rivestiti in laminato grigio satinato.
Il soggiorno e le mazzette delle finestre sono state trattate con marmorino color avorio per aumentare la quantità e la qualità di luce convogliata nella casa.
Per accedere al piano è stato necessario progettare una scala esterna addossata alla facciata e realizzata in ferro, connotata dallo sviluppo articolato per non interferire con un antico pozzo preesistente addossato alla palazzina. La porta d’accesso blindata è stata rivestita, come il camino, da una lama di ferro tinto ai ferri micacei color ruggine e il disegno è impreziosito da bulloni a vista. Tutte le opere in ferro sono state realizzate su disegno da maestranze locali. Lo sbarco della scala esterna avviene in corrispondenza di un interpiano esistente, le cui pareti sono state riportate parzialmente a nudo con uno scasso nell’intonaco.