ANALISI DELLE CARATTERISTICHE ESISTENTI
L’area, oggetto di intervento è situata in Via Gilera n° 112/114 angolo Via Ampusi. Il lotto, di forma regolare contiene un edificio realizzato intorno agli anni 20 del novecento. Accedendo alla documentazione depositata presso gli archivi comunali si è riscontrato che, attraverso due interventi distinti, l’immobile è stato rimaneggiato e trasformato in residenza bi-familiare. Con il passare degli anni, la villa è andata svuotandosi e degradandosi.
Il fabbricato originario, per la natura del proprio impianto planimetrico ed il linguaggio architettonico adottato in fase di progettazione non riveste una valenza storica significativa ma, piuttosto, una memoria generatasi da un intervento edilizio di più unità residenziali finalizzate all’assolvimento di necessità abitative di un gruppo familiare ampliatosi negli anni e frazionatosi.
Attualmente il linguaggio architettonico che si percepisce non evidenzia omogeneità. Esso è povero di spunti e solo relativamente a spunti dell’impianto originario. L’allegato dossier fotografico evidenzia gli elementi compostivi storici poi riproposti in fase progettuale:
- cornici di sottolineatura finestra
- parapetto balcone in cemento e ferro
- cordolo marcapiano in cemento
- cornici di bordura esterna
- fascia in intonaco strollato sul prospetto Sud, quota interrato rialzato
- utilizzo intonaci colorati con tonalità simili all’esistente
- tipologia vani finestra
Definito il quadro storico esistente, i parametri progettuali che fanno parte del progetto d’intervento sono:
- Il rispetto del volume edificato esistente
- L’ampliamento sui due lati, del fabbricato originario, realizzando due singole unità abitative
- Ristrutturazione edilizia e suddivisione del corpo storico in quattro mini-unità abitative collocate su due livelli, e recupero del sottotetto come singola unità residenziale
- Modesto sbancamento sul lato nord del fabbricato per garantire l’edificazione di unità box sufficienti ai fini normativi.
Al fine di preservare la memoria storica dell’edificio, in fase di progettazione si è deciso di mantenere le caratteristiche estetiche, costruttive, la sagoma, la posizione e l’impianto planimetrico della villa originaria
La fase di analisi è stata propedeutica alla progettazione delle facciate tramite la selezione dei caratteri significativi da riproporre.
Per quanto riguarda l’ampliamento, la scelta architettonica si è concentrata sulla volontà di sottolineare la contrapposizione tra vecchio e nuovo.
La porzione di fabbricato, riproponente l’edifico esistente, prevede delle aperture quanto più possibile fedeli al progetto originario, sia per forma, per posizione e mantenimento delle cornici sopra descritte. Osservando lo stato di conservazione dell’edificio si è ritenuto opportuno l’inserimento di significativi davanzali al fine di proteggere la facciata dal dilavamento dell’acqua meteorica ben visibile nello stato attuale delle facciate.
L’ampliamento, di contro, propone la volontaria differenza dei campi finestrati che si discostano per dimensione. La scansione proposta è modulare, pensata in multipli e sottomultipli, autonomi rispetto all’edificio originario e studiato nel rispetto delle regole compositive, per garantire all’ampliamento un’evidenza calibrata ed armonica.
La ristrutturazione edilizia prevede la fedele riproposizione degli attuali colori e consistenze materiche.
La scelta dei colori, relativa all’ampliamento, segue il piano del colore adottato dal comune per il proprio centro storico. Le facciate relative all’ampliamento prevedono quindi intonaci in colore armonico con l’esistente e parti rivestite in pietra. Da un punto di vista compositivo si sono voluti creare dei campi percettivi che ripropongono su entrambe le unità abitative in ampliamento lo stesso peso di pieni e vuoti. Le parti di edifico in ampliamento, a contatto con l’esistente proposte sono rivestite in pietra, al fine di proporre una lettura esatta ed immediata che differisce dall’impianto originario mediante la semplice armonica percezione di materiali differenti.
sistemazione aree esterne e accessi
Punto di forza del progetto è il rispetto delle essenze arboree esistente. L’impianto planimetrico è stato progettato definendo i nuovi impianti nel rispetto delle essenze arboree.
E’ presente in modo significativo, piantumazione d’alto fusto progettata e messa a dimora fin dalle origini per “cercare protezione” acustica dall’invasiva presenza di Via Gilera e regolazione degli irraggiamenti solari derivanti dall’orientamento del lotto
Il principale accesso pedonale è al centro dell’accessibilità dell’intervento: la giacitura invasiva di Via Galera ed il senso unico di Via Ampusi hanno determinato:
- l’accessibilità principale della residenza da Via Ampusi proponendo uno “spacco arretramento di significativa porzione della recinzione”: questa proposta progettuale diviene spazio permeabile tra spazio pubblico e spazio privato, ed invito alla nuova residenza
- mantenuto l’accesso esistente affacciato su Via Galera, viene dedicato a una singola unità abitativa
- l’attuale accesso carraio è stato spostato più a nord, a confine del lotto, per servire il cortile ribassato di accesso a box.
Questa scelta progettuale ha migliorato sensibilmente la veicolarità dell’accesso al lotto. Allontanandolo dall’angolo Ampusi Galera, si rende semplice l’immissione alla circolazione stradale e si rispettano maggiormente i parametri dettati dal codice della strada.
rispetto energetico ambientale
É opportuno “addentrarsi” in riflessioni nel merito della qualità del progetto residenziale che si produrrà; le recentissime norme D.Lgs. 311/06 e L. 192/2005 riassunte e ricomprese nella proposta universalmente nota di “Casa Clima” suggeriscono una più approfondita riflessione, di seguito analizzate:
- Il risparmio energetico proposto dalla norma si esplica nel concetto che ogni singola unità abitativa debba garantire autonomia energetica e acustica, ciò significa, sostanzialmente, non disperdere energia al più basso costo e con minor impatto inquinante possibile
- Il rispetto del contesto ambientale vuol dire a giudizio dello scrivente rispettare sostanzialmente il patrimonio arbustivo, considerandolo un valore aggiunto, per la “protezione” acustica, energetica e visiva
- L’impatto inquinante principale sulla futura edificazione è rappresentato dalla viabilità. Questo suggerisce ed impone la necessità di considerare l’esistente volume alla luce delle scarse qualità materiche tipiche del periodo normativo a cui fa riferimento l’edificazione della volumetria attualmente esistente.
Garantire l’ottenimento del massimo obiettivo in ordine alla qualità di vivibilità del fabbricato, termica ed acustica si traduce in:
- Essere certi di tutti i materiali impiegati: sia in ordine alla loro certificazione che al loro impiego complessivamente certificabile
- Perseguire la scelta di un massimo utilizzo di materiali che rispondano ai dettami della certificazione energetica
- Realizzazione degli impianti al servizio delle varie utenze nel rispetto del risparmio energetico e del ridotto impatto ambientale
- Utilizzo di materiali che rispettino il contesto edilizio in cui il fabbricato viene inserito e che al tempo stesso propongono un nuovo linguaggio architettonico, capace di durare nel tempo ed esser considerato portatore di valori.
In sintesi agli effetti di una indiscutibile qualità finale certificabile, s’evince la necessità di procedere ad un intervento di ristrutturazione edilizia, affinché possano esser perseguiti i criteri generatori del progetto.